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D-flight mette a disposizione dell’utente accreditato un set di prodotti rivolti all’impiego sicuro dei mezzi e flotte UAS all’interno dei diversi scenari operativi. L’insieme dei servizi è pensato per garantire all’utente livelli di automazione e semplicità di utilizzo conformi alle caratteristiche tipiche del settore UAS.

Il visitatore che accede al portale di d-flight può liberamente consultare le informazioni raccolte all’interno delle differenti sezioni del sito e documentarsi sul volo degli UAS, il loro impiego, gli scenari standard e le norme applicabili.
In aggiunta d-flight fornisce al pubblico i seguenti servizi gratuiti:

  • Visualizzazione mappe per l’identificazione delle zone di accessibilità
  • Servizio meteo (in via di sviluppo)

Registrandosi al sistema UTM d-flight, l’utente è in grado di accedere ai seguenti servizi, sulla base dell’abbonamento sottoscritto:

Numerosi altri servizi verranno progressivamente resi disponibili agli utenti registrati, in linea con la roadmap  (https://www.sesarju.eu/U-space)

1. Mappe

Con le mappe di questa versione di d-flight, continua il processo di rappresentazione geo-referenziata delle “Regole dell’Aria” applicabili in Italia a supporto della geo-awareness, realizzate sulla base della normativa vigente emanata da ENAC, in particolare il Regolamento UAS-IT e la Circolare ATM-09, per l’impiego dei mezzi a pilotaggio remoto (UAV). 

Su d-flight è oggi disponibile una mappa tematica di sintesi che indica le regole dell’aria per lo spazio aereo al di sotto dei 120 metri, in relazione ai seguenti elementi:

Elementi Cartografici Sorgente Dati Stato su versione
d-flight dicembre 2020
Visibile / Disattivabile per Utente PRO
aeroporti ed eliporti civili (IFR e VFR) AIP ITALIA AD.2 acceso
aeroporti militari ad uso civile CIRCOLARE ATM09 allegato f acceso
eliavioidro superfici autorizzate DB ENAC acceso
ATZ e CTR, ove istituiti AIP ITALIA AD.2 acceso
Aeroporti Militari Dati AMI elaborati allegato A acceso
Regulated AirSpace relativamente alle attività di:
Lancio paracadutisti;
Volo acrobatico;
Aeroclub e di lavoro aereo;
Volo da diporto sportivo (VDS)
AIP ITALIA:
ENR 5.5.1,
ENR 5.5.2,
ENR 5.5.3,
ENR 5.5.4
acceso
Zone Vietate (P) AIP ITALIA ENR 5.1.1 acceso
Zone Regolamentate ( R) AIP ITALIA ENR 5.1.2 acceso
Zone Pericolose (D) AIP ITALIA ENR 5.1.3 acceso
Poligoni militari di tiro a fuoco AIP ITALIA ENR 5.2.1 acceso
Zone dedicate ad APR militari AIP ITALIA ENR 5.2.2.5 acceso
Zone attività militari a bassa quota AIP ITALIA ENR 5.2.2.6 acceso
Aree dedicate Dati AMI ENR 5.2.2.6.3 (MIL AIP) acceso
Parchi naturali e zone soggette a protezione faunistica AIP ITALIA ENR 5.6.1 acceso
ATM-09 Elaborazione d-flight della circolare a partire dai dati riportati sopra acceso V/D
Parchi naturali e zone soggette a protezione faunistica - layer integrativo Portale Cartografico Nazionale acceso V
Layer censimento Dati ISTAT censimento 2011 acceso V/D
Layer uso suolo CORINE Land Cover 2018 acceso V/D

Come consultare le Regole dell’aria

In funzione della posizione del cursore sulla mappa, cliccando con il tasto destro del mouse (o tappando sullo schermo sul punto di interesse e selezionando l’icona info (i) sui device mobili) compariranno le informazioni inerenti lo spazio aereo sovrastante.In caso di sovrapposizione di diverse regole viene applicata la più restrittiva.Il pop-up che compare cliccando con il mouse sulla mappa riporta:

  • Altezza massima consentita
  • Regola dell’aria, specifica per il punto selezionato
  • In Zone Interessate sono riportati, per primi, i dati identificativi della zona interessata per facilitare l’Utente nella eventuale azione di richiesta di autorizzazione al volo su quella specifica zona. Sotto viene riportata la lista, navigabile, di tutte le altre zone che sono intersecate dal punto selezionato utilizzabili per analisi di dettaglio da utenti esperti.

Sorgenti Normative

L’Utente d-flight è tenuto a conoscere i documenti regolamentatori fondanti, quali:

  • Regolamento (EU)n. 947/2019;
  • Regolamento ENAC UAS-IT;
  • Regolamento ENAC “Regole dell’Aria Italia” (RAIT);
  • Regolamento ENAC “Servizi di Traffico Aereo”.

L’intero elenco delle fonti può essere consultato presso il sito dell’ENAC al link https://www.enac.gov.it/sicurezza-aerea/droni/normativa-droni

E’ inoltre buona norma consultare i documenti pubblicati da ENAV in AIP Italia, dove è possibile accedere gratuitamente dopo una semplice registrazione. Infatti, l’attuale versione delle Mappe d-flight non riporta ancora in modo puntale (cioè nel pop-up attivo cliccando sulla mappa), le indicazioni calendariali (orari e giorni) che in alcuni casi consentono il volo, come ad esempio specificato in ENR 5.6.1 “Parchi naturali e zone soggette a protezione faunistica”. Per conoscere questi dettagli è, per ora, necessario consultare lo specifico documento ENR di riferimento. Per accedere alla cartografia AIP occorre consultare il sito ENAV all’indirizzo: https://www.enav.it/sites/private/it/ServiziOnline/AIP.html

Divieto di sorvolo di assembramenti:

Il sorvolo di assembramenti di persone, per cortei, manifestazioni sportive o inerenti forme di spettacolo o comunque di aree dove si verifichino concentrazioni inusuali di persone è in ogni caso proibito. La suddetta regola si applica anche alle operazioni condotte in spazi chiusi.

Prima di utilizzare un drone è importante informarsi e comprendere la normativa vigente dell’aviazione civile, anche se il volo è a scopo ricreativo. È responsabilità dell’operatore accertare che il volo avvenga in sicurezza e in ottemperanza alla normativa. L’attenta osservazione del contesto in cui si intende volare e l’esatta conoscenza delle condizioni metereologiche e geomagnetiche, assicura che l’uso del drone non costituisca un pericolo per se stessi e per gli altri.
d-flight non si assume alcuna responsabilità rispetto all’inosservanza delle normative applicabili e ad un uso improprio dei droni. 

2. Mappe e Layer per Utenti PRO

Su d-flight, oltre alle Mappe accessibili a tutti gli utenti registrati,  sono disponibili per i soli utenti PRO le seguenti mappe e layer a valore aggiunto:

 Mappe 

  • ‘Aerial’ – La mappa che mostra le ortofoto: fotografie aeree geometricamente corrette e geo-referenziate, in modo tale che la scala di rappresentazione della fotografia sia uniforme. La mappa può essere considerata equivalente ad una carta geografica
  • ‘Road’ – La mappa che mostra immagini vettoriali di strade, edifici e geografia in maniera grafica. La mappa può essere considerata equivalente ad una mappa politica.
  • ‘Aerial Street’ – La mappa Aerial che mette in evidenza le strade e i principali punti di riferimento per una facile identificazione dei luoghi attraverso le immagini satellitari (in aggiunta a quella openstreetmap, già disponibile su d-flight)
  •   ‘Dark’ – Mappa ottimizzata per la visualizzazione notturna

Le Mappe ‘Aerial’, ‘Road’, ‘Aerial Street’, ‘Dark’ comprendono i dati di Google Bing (i dati da cui viene eseguito il rendering della mappa stradale predefinita sono concessi in licenza da Navteq) e permetteranno agli Operatori PRO di analizzare più nel dettaglio l’area delle operazioni.

Attivazione

Per attivare le Mappe occorre aprire il Pannello di Selezione Mappe [Fig. 1] e cliccare sulla Mappa desiderata.

FIGURA 1

Layers

  •   ‘Uso suolo’ – che include informazioni relative all’ambiente in merito ad alcuni temi prioritari per l’Unione europea (aria, acqua, suolo, copertura del suolo, erosione costiera, biotopi, ecc.)
  •  ‘Censimento’ – che include informazioni sul numero di abitanti per sezione di censimento

Il layer di ‘Uso suolo’ comprende i dati forniti dal progetto CORINE 2018 (un programma europeo avviato nel 1985 dalla Commissione Europea) e permetterà agli Operatori PRO di effettuare un’analisi preliminare del rischio a terra per la predisposizione del SORA.

Il layer ‘Censimento’ comprende i dati ISTAT del censimento 2011 e permetterà agli Operatori PRO di effettuare una analisi preliminare del rischio a terra per la predisposizione del SORA

Per attivare i layer Uso suolo e Censimento , occorre cliccare sul tasto ‘Show Layers’ e selezionare il Layer ‘Suolo’ e/o ‘Censimento’ [Fig. 2]. NB. I layer ‘Uso Suolo’ e ‘Censimento’ sono visibili quando lo zoom è pari o superiore 1:20.000 (Uso Suolo) o 1:50.000 (Censimento).

FIGURA 2

Per il tutorial sulla fruizione delle Mappe e Layer per utenti PRO, guarda il video.

3. Registrazione

La procedura di registrazione permette agli utenti interessati all’impiego dei droni di accreditarsi sul portale d-flight per l’accesso ai servizi riservati agli operatori. La procedura di registrazione avviene tramite verifica della mail principale collegata al profilo dell’utente.
Gli utenti accreditati sul portale potranno accedere ad altri servizi, già disponibili o che verranno progressivamente rilasciati nei prossimi mesi.

La gestione dell’account comprende:

  • Visualizzazione ed interrogazione delle Mappe Aeronautiche con le aree regolamentate per il volo dei droni
  • Visualizzazione ed interrogazione delle riserve di spazio aereo temporaneo
  • Navigazione della mappa con i normali strumenti WebGIS
  • Creazione, modifica e cancellazione delle riserve di spazio aereo temporaneo. Questo servizio è riservato ad utenti con particolari credenziali di “autorità”; questo servizio permette alle autorità di identificare graficamente delle aree temporaneamente riservate (No Fly Zone) in cui l’impiego dei droni per uso ricreativo o professionale è temporaneamente interdetto. In queste zone potrebbero tuttavia operare droni impiegati per servizi di pubblica utilità, per la gestione delle emergenze o per interventi di protezione civile.
  • Gestione del profilo: Gli utenti autenticati sono in grado di gestire comodamente le proprie informazioni personali e relative alle qualifiche di volo in possesso, abilitazioni e licenze, in modo tale da collocare le proprie competenze all’interno di un «Curriculum Virtuale»
  • Gestione della flotta: Gli utenti possono modificare i dati associati a ciascun drone di loro proprietà, ad eccezione delle caratteristiche intrinseche quali: marca, modello, serial number e configurazione. L’operatore potrà inoltre mettere a disposizione di un altro utente un drone in proprio possesso (assegnazione temporanea)
  • Rilascio QR Code: L’impiego degli UAS prevede l’apposizione sul mezzo di un “QR Code Operatore” (cfr. Enac UAS-IT art.6 ed art.9). Tale QR Code, rilasciato all’atto della registrazione dell’utente come operatore UAS sul portale d-flight, contiene il codice identificativo EASA come da normativa (EU)n. 947/2019.

4. Registrazione per PA

Nel caso di registrazione come “Pubblica Amministrazione”:

  • le modalità di pagamento dei servizi, oltre alle carte di credito, includono il bonifico bancario (IBAN: D-Flight Spa, Banca Intesa SanPaolo IT77W0306903390100000002200);
  • la fattura verrà emessa con modalità “split payment”.

E’ inoltre attiva la casella e-mail supportopa@d-flight.it dedicata alla Pubblica Amministrazione per i seguenti aspetti:

  • emissione di un preventivo/ordine a preventivo, fattura anticipata rispetto al bonifico, o qualsiasi documentazione a supporto (es Ordine interno, DURC, tracciabilità dei flussi finanziari, etc);

N.B. Le richieste di supporto indirizzate dall’utenza a detta casella mail, a meno che non riferite alla P.A. non verranno considerate, in tali casi si prega l’utenza di contattare d-flight attraverso il modulo disponibile a questo link

5. Identificazione

 

Il servizio consente all’autorità o al privato cittadino di conoscere alcuni dati inerenti il mezzo, il suo operatore e il suo proprietario, attraverso la piattaforma d-flight. Per i privati cittadini, la lettura del QR Code, attraverso il lettore presente sulla web-app d-flight, fornisce indicazioni sulla validità del codice. Mentre la lettura del QR Code, attraverso un comune lettore, restituisce la targa dell’APR ed un link che, inserito sulla web app, fornisce indicazioni sulla validità del codice.

Per l’autorità, la lettura del QR-Code fornirà indicazioni su tutti i dettagli inerenti il mezzo, il suo impiego e i dati rilevanti dell’operatore e del proprietario (se diverso dall’operatore). Viene in ogni caso tutelata la privacy degli utenti d-flight, in ottemperanza alle norme vigenti.

6. QR-Code

Il “QR-Code Operatore” è un codice alfanumerico che consente di identificare univocamente un operatore UAS.
Come specificato negli art.6 e 9 del Regolamento ENAC UAS-IT:

  • UAS le sui operazioni ricadono nel Regolamento (UE)n. 947/2019 – Ai sensi dell’Allegato IX del Regolamento Basico N. 1139/2018, gli operatori di UAV hanno l’obbligo di registrarsi, anche ai fini dell’identificazione e dell’imputazione delle responsabilità civili e penali, sul portale D-Flight e di apporre il codice identificativo QR sull’UAV.
  • UAS le cui operazioni ricadono nel Regolamento (UE)n. 2018/1139 art. 2 comma 3(a) – Gli operatori di UAV nel caso di svolgimento di operazioni in categoria aperta oppure in categoria specifica con SAIL inferiore a V hanno l’obbligo di registrarsi sul portale D-Flight nella sezione a loro dedicata e di apporre il codice identificativo QR sull’UAV.
Per attivare il “QR Code Operatore” è necessario essere registrati sul portale d-flight ed aver attivato un abbonamento base o pro. Occorrerà poi compilare l’apposita scheda “Op. SAPR” accessibile da “Account” fornendo i dati richiesti come riportato nel manuale utente – sezione 1.5.4.
 

Ai fini della fruizione dei servizi di DOA, DOP e Tracking offerti dalla piattaforma, è inoltre richiesta l’associazione ad ogni singolo mezzo di un “QR Code UAV” da generare sul portale all’atto dell’inserimento in flotta del drone, così come roportato nel manuale utente – sezione 1.7.4.

 

7. Dichiarazione

Come definito nell’Art. 7 del Regolamento ENAC UAS-IT (cfr. Normative), le dichiarazioni devono essere presentate dall’operatore, prima di iniziare le operazioni, unicamente utilizzando il portale D-Flight. Ciò al fine di effettuare missioni VLOS in categoria specifica,  in accordo agli scenari standard IT-STS-01 ed IT-STS-02 definiti da ENAC (cfr. Scenari Standard).

Per effettuare una dichiarazione occorre aver già eseguito il pagamento ad ENAC della tariffa prevista, secondo quanto riportato sul sito dell’Ente all’indirizzo:  
https://www.enac.gov.it/sicurezza-aerea/droni/fatturazione-droni.

Inoltre nella web-app d-flight è necessario:

  • Essere registrati come operatore di UAS/SAPR per uso professionale;
  • Nella sezione ‘Dettagli Account’ – aver inserito tutte le informazioni necessarie contenute nella pagina dell’account (inclusa la pec) ed aver flaggato tutti i consensi richiesti;
  • Nella sezione ‘Gestione droni’ – avere in status ‘pronto al volo’ almeno un drone con QR-Code UAV ad uso professionale;
  • Inserire i dati richiesti nella pagina di inserimento della Dichiarazione sulla web-app d-flight.

Per l’autorità, la lettura del QR-Code fornirà indicazioni su tutti i dettagli inerenti il mezzo, il suo impiego e i dati rilevanti dell’operatore e del proprietario (se diverso dall’operatore). Viene in ogni caso tutelata la privacy degli utenti d-flight, in ottemperanza alle norme vigenti.

8. Drone Operation Area

 

Il servizio Drone Operation Area per missioni VLOS nella categoria OPEN ha una duplice valenza:

  • permette all’Operatore di verificare in modo rapido la compatibilità tra un’area di volo VLOS con le limitazioni nell’utilizzo dello spazio aereo;
  • rende disponibile a tutti gli utenti accreditati le “missioni” in corso, visualizzate in modo anonimo sulla mappa del portale d-flight.

Il servizio non è obbligatorio, ma costituisce un importante contributo alla situation awareness relativamente alla zona di volo a cui l’utente è interessato, permettendogli di scoprire se nello stesso momento e nello stesso spazio, ci sono già missioni VLOS attive.

Possono accedere al servizio di creazione ed attivazione della Drone Operation Area tutti gli Operatori in possesso di un QR Code attivo associato ad un drone in stato ‘pronto al volo’.

Attraverso il servizio è possibile:

  • creare la Drone Operation Area in anticipo e salvarla, per poi attivarla al momento del volo;

oppure

  • creare ed attivare la Drone Operation Area direttamente sul luogo della missione.

Per l’attivazione della Drone Operation Area, è necessario:

  1. attivare la geo-localizzazione sul dispositivo utilizzato (pc o smart-phone) e la condivisione della posizione con il browser;
  2. essere fisicamente localizzati all’interno della Drone Operation Area salvata;
  3. Nel pannello di Drone Operation Area, cliccare su ‘avvia’.

Solo all’attivazione, la Drone Operation Area Area diventerà visibile sulla mappa a tutti gli utenti dflight loggati sul portale.

È possibile avere una sola Drone Operation Area attiva o salvata per volta.

Nel dettaglio, con questo servizio l’Operatore, dopo aver selezionato l’UAV da impiegare, precedentemente inserito in flotta, disegna su mappa la zona dove vorrà svolgere la propria missione VLOS. La missione potrà essere salvata (e attivata) solo se rispetterà le limitazioni nell’utilizzo dello spazio aereo presenti nella zona interessata.

La visualizzazione da parte degli altri utenti sarà di tipo anonimo, in quanto il sistema non presenterà alcun dato riguardante l’utente (drone compreso) che ha pianificato ed attivato la missione. Il sistema non visualizzerà la posizione esatta del drone all’interno della Drone Operation Area, e non sarà generato nessun allarme riguardo al mancato rispetto dei parametri pianificati. Sarà obbligo del pilota rimanere nella zona pianificata, attenersi e rispettare le regole del volo applicate all’area di interesse.

Al termine della missione, l’Operatore dovrà cliccare “termina” nel pannello di Drone Operation Area, e l’area non sarà più visibile agli altri utenti. Se tale operazione non verrà fatta, il sistema rimuoverà tale area automaticamente dopo un tempo di time-out dallo start.

 

Per il tutorial sull’uso della Drone Operation Area, guarda il video

9. Mobile app

 

La Mobile App d-flight permette di visualizzare su Mobile la piattaforma d-flight, in particolare permettendo l’accesso ai seguenti servizi:

10. Drone Operation Plan

 

Il servizio “Drone Operation Plan” (DOP) permette all’operatore PRO di pianificare e verificare in modo rapido, in caso di operazioni appartenenti alla categoria specifica (BVLOS non standard, BVLOS con scenario PDRA, VLOS non standard, VLOS con scenario standard), la compatibilità tra la propria area di missione e:

  • le caratteristiche del drone selezionato per la missione
  • i vincoli dell’ATM09 e NFZ
  • le missioni di altri utenti
  • la documentazione a corredo della missione.

Al tempo stesso, attraverso questo servizio sarà disponibile sulla mappa del portale d-flight il panorama delle missioni in corso. Infatti, in ottica di situation awareness:

  • gli utenti PRO loggati potranno sempre avere il quadro delle missioni in corso, in forma pseudo-anonima (ID operatore ed ID pilota)
  • gli utenti PRO, attraverso un layer attivabile/disattivabile (ovvero non fisso sulla mappa), potranno visualizzare il quadro delle missioni BVLOS con scenario PDRA pianificate nelle successive 24 ore.

Per visualizzare le missioni attive su mappa e anche quelle pianificate sul layer dedicato, occorre avere uno zoom pari o superiore a 1:25000.

Ulteriori dettagli sulle missioni sono presenti nel Manuale Utente, al capitolo 2 – disponibile a questo link.

 
Il servizio è obbligatorio per i soli operatori che vogliono effettuare operazioni BLOS con scenario PDRA. In particolare, come indicato nella linea guida ENAC,

Dopo aver ottenuto l’autorizzazione da ENAC per operazioni in linea con i PDRA pubblicati, l’operatore deve:

  • Caricare l’autorizzazione ottenuta sulla piattaforma d-flight, associandola alla missione da pianificare nell’apposita scheda “autorizzazioni”
  • A partire da 4 giorni prima dell’operazione e fino ad un massimo di 24 ore prima dell’inizio della operazione stessa, accedere al Servizio Drone Operation Plan per compilare e salvare il piano dell’operazione UAS della specifica sessione di lavoro (durata massima della operazione 4 ore)
  • Sottomettere il piano delle operazioni in modo tale da verificare l’assenza di sovrapposizione con altre operazioni BVLOS. Gli esiti della verifica dell’assenza o presenza di sovrapposizioni, saranno comunicati in tempo reale tramite posta elettronica, inviando una e-mail all’indirizzo utilizzato per la registrazione a d-flight. In caso di sovrapposizione con altre operazioni BVLOS precedentemente sottomesse, sarà necessario modificare data/ora della propria operazione, salvarla e risottometterla. Ricordiamo agli utenti che anche per la modifica missione rimangono comunque da rispettare i vincoli temporali legati all’inserimento del piano di volo: a partire da 4 giorni prima dell’operazione e fino ad un massimo di 24 ore prima dell’inizio della operazione stessa.

Le istruzioni di dettaglio per accedere al Servizio, compilare e sottomettere il piano sono riportate al Capitolo 2 del Manuale Utente QUI

11. Tracking_v0 e Tracking_v1

Il servizio “Tracking – V0”, permette all’utente di condividere con d-flight la propria posizione. La posizione verrà condivisa su mappa, in forma pseudo-anonima (sarà mostrata per le tracce relative ai Drone Operation Plan la targa del drone, per le tracce relative alle Drone Operation Area l’ID utente), con tutti gli altri utenti loggati al portale in relazione alla zona di interesse, in ottica di situation awareness.

In particolare, l’Italia è stata suddivisa in diverse aree, che la caratterizzano in celle geografiche. Gli utenti del sistema geo-localizzati nella stessa cella o area geografica, che visualizzano le mappe con uno zoom pari o superiore a 1:25000 potranno visualizzare le tracce degli altri utenti d-flight.

La posizione sarà corredata delle seguenti informazioni:

  • targa drone o ID Utente
  • posizione

Le tracce verranno mostrata in verde, rosso, arancione o grigio, a seconda dello “stato” rispetto alla missione pianificata:

  • traccia verde: nessuna anomalia
  • traccia rossa: la posizione è all’interno di una area interdetta al volo (i.e. NFZ/ATM09)
  • traccia arancione: la posizione è al di fuori dell’area pianificata
  • traccia grigia: errore di trasmissione dati

Per attivare il servizio di “Tracking – V0”, ovvero per inviare la posizione, è sufficiente accettare l’invio della posizione da parte del proprio dispositivo e alla data e ora pianificate per la missione, accedere al servizio di “Drone Operation Plan” o “Drone Operation Area” da portatile o da Mobile o da Mobile App ed iniziare la missione (cliccando su Start/Avvio).

Il servizio di Tracking_v0 verrà poi interrotto al completamento della missione o su superamento della data/ora di fine missione.

Il servizio “Tracking – V1”, permette all’utente di condividere con d-flight la posizione del proprio drone. La posizione verrà condivisa su mappa, in forma pseudo-anonima (sarà mostrata per le tracce relative ai Drone Operation Plan la targa del drone, per le tracce relative alle Drone Operation Area l’ID utente), con tutti gli altri utenti loggati al portale in relazione alla zona di interesse, in ottica di situation awareness.

In particolare, l’Italia è stata suddivisa in diverse aree, che la caratterizzano in celle geografiche. Gli utenti del sistema geo-localizzati nella stessa cella o area geografica, che visualizzano le mappe con uno zoom pari o superiore a 1:25000 potranno visualizzare le tracce degli altri utenti d-flight, e la posizione dei droni in volo.

La posizione sarà corredata delle seguenti informazioni:

  • targa drone o ID Utente
  • coordinate (Lat/Lon) di posizione del drone
  • Stato Missione
  • Durata Missione
  • Data Inizio/Fine
  • Quota

Le tracce del drone verranno mostrate in aggiunta alla posizione del pilota (fissa) unite da una linea che mostra qualitativamente la distanza tra i due e permette di riconoscere la posizione del pilota associato all’operazione.

La traccia del drone è rappresentata da una linea tratteggiata ed anch’essa è evidenziata con i seguenti colori verde, rosso, arancione o grigio, a seconda dello “stato” rispetto alla missione pianificata:

  • traccia verde: nessuna anomalia
  • traccia rossa: la posizione è all’interno di una area interdetta al volo (i.e. NFZ/ATM09)
  • traccia arancione: la posizione è al di fuori dell’area pianificata
  • traccia grigia: errore di trasmissione dati

Per attivare il servizio di “Tracking – V1”, ovvero per inviare la posizione, occorre

  • dotare il proprio drone di un dispositivo in grado di inviare verso d-flight tutte le informazioni necessarie e nel formato esatto (come descritto nel documento di interfaccia disponibile a questo link)
  • oppure dotare la propria GCS di un applicativo in grado di inviare verso d-flight tutte le informazioni necessarie e nel formato esatto (come descritto nel documento di interfaccia disponibile a questo link)

ed accettare l’invio della posizione da parte del proprio dispositivo, se si vuole condividere anche la posizione del pilota (tracking V0) alla data e ora pianificate per la missione, accedere al servizio di “Drone Operation Plan” o “Drone Operation Area” da portatile o da Mobile o da Mobile App ed iniziare la missione (cliccando su Start/Avvio) selezionando l’opzione di avvio con tracking.

Il servizio di Tracking sulla posizione pilota  verrà poi interrotto al completamento della missione, selezionando l’opzione di disattivazione del servizio o su log-out dalla piattaforma.  Il servizio di tracking sulla posizione del drone deve essere interrotto dal dispositivo (drone o GCS) che invia i messaggi, a fine missione.

12. GNSS RT Monitoring

 

Il servizio di GNSS Real Time Monitoring è dedicato ai soli utenti PRO.

Questo servizio permette agli utenti di visualizzare su mappa un’indicazione dell’eventuale stato di malfunzionamento del segnale GNSS.
Si può accedere al servizio cliccando con il pulsante destro sulla mappa: se il segnale GNSS è corrotto (ad es. a causa di problematiche su un satellite GNSS / interferenze dovute a fenomeni ionosferici significativi) appare nel pannello informativo un Alert (semaforo rosso) o un Warning (semaforo giallo) relativo allo stato del segnale nella regione di mappa selezionata 

In entrambe le condizioni di Alert e Warning è  fortemente sconsigliato il volo con navigazione basata esclusivamente su GNSS, poiché le prestazioni del segnale non risultano affidabili come da performance nominali.

Lo stato del segnale è relativo a condizioni di riferimento rispetto al suolo. Il servizio non tiene conto,  della morfologia del terreno, ovvero della effettiva condizione del drone – in altre parole, il segnale GNSS potrebbe funzionare in modo nominale  (i.e su mappa non sono presenti allarmi) ma se l’utente è all’interno di una gola o all’ombra di un ostacolo, comunque la comunicazione GNSS potrebbe esser pregiudicata ed il volo inficiato. Si raccomanda quindi di prestare attenzione anche alle indicazioni disponibili sulla GCS.

Infine, nel caso di presenza allarme, cliccando sulla freccia di espansione dettaglio è possibile consultare i seguenti valori sul segnale GNSS:

–          Minimo HDOP: indice della qualità della disposizione dei satelliti nella condizione di riferimento orizzonale
–          Minimo VDOP: indice della qualità della disposizione dei satelliti nella condizione di riferimento verticale
–          Elevazione minima: l’elevazione minima in gradi tra i satelliti visibili nella condizione di riferimento (utile per valutare l’ampiezza dell’orizzonte locale, ovvero il grado di visibilità del drone)
–          Errore Hor: la stima dell’errore in metri nella condizione di riferimento orizzontale
–          Errore Up: la stima dell’errore in metri nella condizione di riferimento verticale
–          HPL: errore massimo orizzontale in metri stimato da EGNOS nella condizione di riferimento
–          VPL: errore massimo verticale in metri stimato da EGNOS nella condizione di riferimento

Le istruzioni di dettaglio sul servizio sono riportato nel Manuale Utente.

 

13. Nuova Gestione Stati Operatori e Dichiarazioni

 

La nuova gestione degli stati degli Operatori e Dichiarazioni prevede l’identificazione di nuovi stati sia dell’Operatore che delle Dichiarazioni.

In dettaglio, gli stati dell’Operatore SAPR saranno:

  • ATTIVO

  • SOSPESO

  • REVOCATO

  • CANCELLATO

Gli stati delle Dichiarazioni saranno:

  • ATTIVO

  • SOSPESO

  • REVOCATO

  • CANCELLATO

Le transizioni di stato possono avvenire in due modi:

  1. Transizioni di stato manuali: avvengono a valle di operazioni che l’operatore esegue nel sistema D-Flight.

  2. Transizioni di stato automatiche: avvengono in modo automatico in base all’occorrenza di altri eventi.

Si specifica che certe transizioni di stato possono scaturire da azioni eseguite dall’Operatore e altre transizioni possono scaturire a fronte di azioni compiute da Authority (e.g.: utenti Enac) sul sistema D-Flight (e.g.: azioni di Sospensione temporanea e/o di Revoca indefinita di un Operatore, stabilita da Authority, a fronte di certe violazioni/infrazioni e con richiesta di seguire certe prescrizioni indicate da Authority, per risolvere lo stato di blocco operativo dovuto a sospensione temporanea o di revoca indefinita).

Gli stati dell’Operatore e delle sue Dichiarazioni saranno sempre visibili e disponibili sulle varie interfacce grafiche del sistema.

Rispetto all’attuale gestione degli stati, le principali novità sono le seguenti:

  • Una volta dati i consensi di legge obbligatori per l’accreditamento ad Operatore, non sarà più possibile togliere i consensi di legge. Se si desidera togliere i consensi operatore obbligatori per legge, l’unica operazione che sarà possibile effettuare è la “Cancellazione Operatore”, che avrà come conseguenza la mancata opportunità di esercitare il ruolo di Operatore SAPR.

  • Se un operatore si trova nello stato CANCELLATO, potrà in qualsiasi momento riattivarsi nuovamente come operatore. Sarà necessario confermare o modificare i dati già presenti nel sistema e ridare esplicitamente i consensi di legge obbligatori.

  • Per decisione e in conseguenza di azioni eseguite sul sistema da Authority (e.g.: utenti Enac), un Operatore potrà transitare automaticamente in stato sospeso o revocato o cancellato, con motivazione esplicitata dall’utente Authority a tempo di esecuzione della azione di Sospensione, Revoca o Cancellazione.

  • Sarà cura dell’Authority motivare la scelta di una revoca/sospensione/cancellazione di un utente, indicando attraverso email le prescrizioni attese da Authority, senza lo svolgimento delle quali, l’Operatore non potrà ottenere lo sblocco dello stato operativo, sia in caso di blocco temporaneo (i.e.: Sospensione) che in caso di blocco indefinito (i.e.: Revoca).

  • Gli stati delle dichiarazioni rispecchiano sempre gli stati dell’operatore che le ha create.
    Quindi ogni volta che un operatore cambia stato, anche tutte le dichiarazioni ad esso associate cambieranno stato in modo coerente con l’operatore.
    Ciò è vero sempre, tranne in un caso. Infatti quando l’operatore in stato CANCELLATO, richiede un ri-accreditamento come operatore, egli transita nello stato ATTIVO, ma le sue dichiarazioni rimarranno nello stato CANCELLATO. Sarà necessario creare nuove dichiarazioni.

  • Un operatore in uno stato diverso da ATTIVO non potrà effettuare azioni operative con i propri droni.

Dal giorno di introduzione della nuova gestione degli stati qui descritta, tutti gli stati degli operatori e dichiarazioni già presenti nel sistema saranno automaticamente aggiornati in base alla logica dei nuovi stati qui descritta.

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