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FAQ

Puoi trovare una guida all’utilizzo del sito e dei servizi d-flight a questo link.

D-flight è ottimizzato per l’uso di uno specifico browser?

Si, è consigliato l’uso di browser Chrome/Firefox/Safari, sconsigliamo di usare Internet Explorer. 

Che cosa è un Aeromodello?

Un dispositivo aereo a pilotaggio remoto, senza persone a bordo, impiegato esclusivamente nell’ambito di organizzazioni legalmente riconosciute costituite in uno Stato Membro esclusivamente per scopi ludico e sportivi, non dotato di equipaggiamenti che ne permettano un volo automatico e/o autonomo, e che vola sotto il controllo visivo diretto e costante dell’aeromodellista, senza l’ausilio di aiuti visivi.

Che cosa è un Aeromobile a Pilotaggio Remoto (APR) e cosa un Sistema Aeromobile a Pilotaggio Remoto (SAPR)?

L’APR è un mezzo aereo a pilotaggio remoto senza persone a bordo. Un SAPR è un sistema costituito da un aeromobile a pilotaggio remoto senza persone a bordo e dai relativi componenti necessari per il controllo e comando (stazione di controllo) da parte di un pilota remoto.

Che cosa è un drone?

Su questo sito drone è il termine generico per un mezzo aereo a pilotaggio remoto indipendentemente dal suo impiego.

Che cosa è la Massa operativa al decollo?

È il valore di massa al decollo dell’APR in configurazione operativa, incluso il pay load (apparecchiature e istallazioni necessarie per lo svolgimento delle operazioni previste).

Chi è un Operatore?

Una persona fisica o giuridica che ha la responsabilità delle operazioni.

Cosa devo fare prima di far volare un drone?

Assicurati di applicare il Regolamento Mezzi Aerei a Pilotaggio Remoto emesso da ENAC.

Dove trovo le informazioni relative al codice seriale del telaio, del Flight Control System e della Ground Control Station necessarie alla registrazione del mio drone?

È possibile ricavare l’informazione relativa al codice seriale del telaio del drone dalla scatola in cui è contenuto al momento dell’acquisto, sotto il codice a barre, oppure sulla batteria o nel vano batteria dopo averla estratta. Per quanto riguarda i codici seriali del Flight Control System e della Ground Control Station essi sono ricavabili dalla APP che viene fornita con il drone (generalmente nel menù impostazioni, nella voce “About”). Qualora nella APP non siano disponibili tali dati si consiglia di rivolgersi al costruttore.

Dove posso trovare informazioni su costi disponibilità e pagamenti?

Si suggerisce di visitare la pagina https://www.d-flight.it/portal/tariffe/ dove sono presenti le informazioni relative ai costi per abbonamenti e QR code , oltre a dei pratici esempi.

 

Cosa è e come viene assegnato il nuovo Codice Operatore SAPR Europeo?

Dal 1° Gennaio 2021, con l’entrata in forze del regolamento EASA “EU Reg.2019/947, ad ogni operatore SAPR italiano viene assegnato un Codice Operatore SAPR Europeo (European UAS Operator Code), in aggiunta al codice operatore italiano già in vigore.

Tale codice viene assegnato automaticamente dal sistema D-Flight e potrà essere utilizzato, in futuro, per eseguire operazioni in un qualsiasi Paese membro UE, senza la necessità di registrarsi presso l’Authority Nazionale dello stesso.

Questa nuova possibilità prevede la comunicazione automatizzata delle informazioni relative all’operatore ed ai suoi droni verso le Authority degli altri Stati membri UE, nel rispetto del GDPR.

Il nuovo Codice Operatore SAPR Europeo verrà comunicato via email ai soli nuovi Operatori registrati e sarà contemporaneamente visibile a tutti gli Operatori nel proprio profilo account, dopo l’usuale login sulla piattaforma.

Il nuovo codice sarà composto da 16 caratteri pubblici, che identificano l’Operatore, e 3 caratteri privati, separati da un trattino (“-”): i caratteri privati non devono essere mai comunicati a terzi non titolati, in quanto costituiscono la prova che l’Operatore che ne sia in possesso sia effettivamente l’Operatore abilitato proprietario del codice pubblico.

Gli operatori D-Flight non chiederanno mai la comunicazione del caratteri privati anche nel caso di risoluzione problemi tecnici in corso.

Un esempio di Codice Operatore SAPR Europeo, quindi, sarà il seguente: ITAaz765d88sfq4z-abc

Perché accedere a d-flight?

Il 15 Dicembre 2019 è entrato in vigore il nuovo Regolamento ENAC, che assegna a d-flight l’erogazione di una serie di servizi, secondo le tempistiche specificate nel Regolamento stesso.
Ogni operatore di SAPR, comunemente detto drone, è tenuto a leggere ed applicare il Regolamento.

Per accedere ai servizi d-flight è necessario registrarsi.

La registrazione è necessaria e gratuita per gli utenti interessati a conoscere le regole del volo nello spazio aereo italiano.

Per poter impiegare i SAPR nello spazio aereo italiano è obbligatorio, ai sensi dell’art. 8.1 del suddetto regolamento, registrarsi come operatore. Sono esentati da questo obbligo gli operatori che impiegano mezzi per sole finalità ricreative di massa al decollo uguale o inferiore ai 250gr e non dotati di telecamere ad alta definizione o di qualsiasi altro strumento che possa potenzialmente pregiudicare la privacy.

Per poter impiegare i SAPR nello spazio aereo italiano è altresì obbligatorio ottenere un codice identificativo univoco, detto QR code, che rappresenta l’associazione tra il numero di registrazione dell’operatore ed una targa assegnata al SAPR. Tale QR code deve essere applicato sul SAPR prima del suo impiego. Sono esentati da questo obbligo i SAPR impiegati per sole finalità ricreative di massa al decollo uguale o inferiore ai 250gr e non dotati di telecamere ad alta definizione o di qualsiasi altro strumento che possa potenzialmente pregiudicare la privacy.

Potrò utilizzare le vecchie credenziali?

No. Le vecchie credenziali rilasciate dalle versioni di d-flight precedenti il 19 dicembre 2019 non saranno più valide, per entrare in d-flight dovrai effettuare una nuova registrazione.

Ho un account registrato prima del 19 Dicembre, perché non mi fa entrare?

Tutti gli account registrati sulla vecchia piattaforma e comunque precedenti al 19 Dicembre non sono più validi. Occorre quindi eseguire una nuova registrazione.

Al momento della creazione dell’account non riesco ad avere abilitato il tasto “Crea”. Come posso procedere?

Probabilmente non è stato inserito qualche campo mandatorio. Per eseguire la procedura, consigliamo l’uso di browser Firefox/Safari/Chrome. Inoltre per poter procedere, consigliamo di seguire quanto descritto nel manuale utente presente qui (sezione 1.1.).

Sto provando ad entrare, appare Account disabilitato, cosa fare?

Al momento della creazione, l’account viene creato in stato “disabilitato”, tale stato viene variato una volta cliccato il link di attivazione inviato all’indirizzo e-mail specificato durante la procedura di registrazione. Se il link di attivazione non viene cliccato, l’account verrà cancellato dopo 72 ore.

Il drone che voglio registrare non è in lista, cosa devo fare?

Aprire una richiesta di supporto relativa al Service Desk di d-flight oppure definire il drone come autocostruito.

Ho effettuato il processo di attivazione dell’account cliccando sulla mail ricevuta dopo la registrazione ma, non ho le credenziali per accedere alla piattaforma ed ora il mio account è disabilitato, cosa devo fare?

Le credenziali per effettuare il primo accesso vengono fornite in calce alla mail che si riceve al termine della registrazione sulla piattaforma.
Per attivare il proprio account occorre cliccare sul link di attivazione ricevuto ed inserire Nome Utente e Password riportati nella mail, controllando eventualmente anche in spam.
Se non si riceve la mail di attivazione dell’account si consiglia di verificare che l’indirizzo inserito al momento della registrazione sia corretto.

Come faccio a ripristinare la password?

Puoi trovare una guida sulla procedura di ripristino password a questo link

Se dopo due giorni non ho inviato i documenti di identità necessari per completare l’upgrade ad utente operatore, cosa accade?

Terminati i 2 giorni, l’utente viene disabilitato dal sistema. Inviando nuovamente una e-mail alla casella di posta registration@staging.d-flight.it con tutti i documenti richiesti allegati, si viene abilitati ad operatore, previa verifica della correttezza dei documenti. La lista dei documenti richiesti è inviata all’utente al momento di upgrade ad operatore, sulla casella di posta utilizzata dall’utente per la registrazione.

Cosa fare nel caso delle Pubbliche Amministrazioni?

Le Pubbliche Amministrazioni possono fare riferimento alla procedura sul manuale utente (sezione 1.2.2).

Cos’è il QR Code?

Il QR Code è un codice a barre bidimensionale utilizzato per identificare univocamente un SAPR e quindi adempiere agli obblighi di riconoscimento previsti dal regolamento ENAC.

Ho già un QR code rilasciato grazie alla precedente versione di d-flight

Se hai un QR Code generato prima del 15 Dicembre, non è più valido. Dovrai generarne uno nuovo con l’attuale versione della piattaforma d-flight.

Chi può accedere alle mappe di d-flight?

Possono accedere alle mappe tutti gli utenti accreditati.

Qual è l’utilità delle mappe?

La consultazione delle mappe ti consente di verificare quali sono le zone dove puoi volare e in base a quali vincoli. Gli elementi visibili sulla mappa sono basati sul database aeronautico ENAV. Alcuni elementi sono costruiti in maniera georeferenziata, sulla base delle regole semantiche vigenti espresse nel regolamento ENAC e dalle Circolari (ATM09). Tutti i dati geografici pubblicati da d-flight sono originati da sorgenti dati istituzionali, come riportato nella tabella disponibile alla sezione Mappe a questo link . Tuttavia, i cicli di aggiornamento dei dati pubblicati e dei dati sorgente non sono ancora del tutto sincronizzati.  
L’utilizzo delle mappe non solleva gli utenti dalla propria responsabilità nel corretto impiego dei droni (e più in generale degli aeromodelli) in maniera coscienziosa e nel pieno rispetto delle regole.

Cosa sono le “No Fly Zone”?

Le “No Fly Zone” sono aree vietate all’uso dei droni, sebbene non siano volumi di spazio aereo riferiti nel database aeronautico ENAV, sulla base dei cicli AIRAC e delle norme ICAO. Possono essere istituite temporalmente dall’autorità statali preposte. D-flight, in collaborazione con ENAC, ENAV ed il Ministero dell’Interno, stanno perfezionando una procedura affinché la creazione, attivazione e disattivazione delle “No Fly Zone” sia ufficiale e correttamente rappresentata sul sito.

Per quale motivo sulla piattaforma d-flight non sono riportate alcune avio/eli/idro superfici?

Sulla piattaforma d-flight sono state riportate  le avio/eli/idro superfici autorizzate da ENAC e aventi autorizzazione in corso di validità. La verifica può esser eseguita tramite il seguente link:  https://moduliweb.enac.gov.it/Applicazioni/avioeli/Avio_01.asp  . Nel caso si necessiti di ulteriori informazioni a riguardo, è possibile contattare direttamente ENAC.

 

E’ possibile sorvolare parchi e riserve naturali riconosciute a livello nazionale o regionale?

In base alla Legge Quadro sulle aree protette nazionali e regionali n°394 del 1991 è espressamente vietato il sorvolo a bassa quota dei parchi e delle riserve naturali riconosciute a livello nazionale o regionale. E’ facoltà del gestore del parco chiedere espressa riserva di spazio aereo ad ENAC e la sua pubblicazione nella cartografia AIP, e conseguentemente su d-flight. Ma il divieto di sorvolo, a meno di deroga temporanea o permanente dell’ente gestore o del nulla osta rilasciato all’uopo, sussiste a prescindere. Si raccomanda pertanto l’utenza di verificare sempre localmente, a prescindere da quanto riportato su d-flight,  di verificare che non sussistano divieti di qualsivoglia natura legati alla gestione del territorio, dei beni naturali, culturali, insediamenti urbani, infrastrutture pubbliche o private, eccetera, non riportate nella cartografia aeronautica e quindi sulle mappe d-flight. La verifica della sussistenza di tali divieti, la loro natura e le eventuali autorizzazioni/nulla osta all’attività di volo, sono a carico dell’operatore SAPR, onde evitare di incorrere in sorprese o sanzioni, di cui d-flight non può essere ritenuta in alcun modo responsabile.

 

Per cosa stanno gli acronimi presenti sul sito?

ACU: Airspace Coordination Unit, nucleo di coordinamento operativo per l’uso dello spazio aereo a carattere temporaneo
Aeromobile giocattolo: un aeromobile senza pilota, progettato o destinato, in modo esclusivo o meno, ad essere usato a fini di gioco da parte di bambini di età inferiore a 14 anni (Direttiva 2009/48/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio del 18 giugno 2009 sulla sicurezza dei giocattoli, Decreto Legislativo 11 aprile 2011, n. 54)
AGL: Above Ground Level – sopra il livello del suolo
AIP: Aeronautical Information Publication – “Pubblicazione di informazioni aeronautiche”. Pubblicazione edita da ENAV SpA (www.enav.it) contenente le informazioni aeronautiche di carattere durevole essenziali per la navigazione aerea
APR: Aeromobili a Pilotaggio Remoto
ARP: Aerodrome Reference Point – “Punto di riferimento aeroportuale”, la posizione geografica designata di un aeroporto civile o militare aperto al traffico civile
ATZ:Aerodrome Traffic Zone – zona di traffico aeroportuale
BVLOS: Beyond Visual Line of Sight – assenza di contatto visivo col mezzo
CTR: Control Traffic Region – zona di controllo/spazio aereo controllato

DOA: Drone Operation Area
EVLOS: Enhanced Visual Line Of Sight – volo a vista che include altri soggetti
FAI F1: Federazione Aeronautica Internazionale, aeromodello F1 (ossia a volo libero)
HRP: Heliport Reference Point – “Punto di riferimento di eliporto”
MTOW: Max Take-off Weight – peso massimo operativo al decollo
NFZ: No Fly Zone – zona d’interdizione al volo
NOF: Notam Office – Ufficio Notam
Riserva di spazio aereo: volume definito di spazio aereo riservato in via temporanea all’uso esclusivo o specifico di determinate categorie di utenti
Restrizione dello spazio aereo: volume definito di spazio aereo entro il quale possono essere eseguite, in vario modo, attività pericolose per i voli o per gli aeromobili in ore determinate (“zona pericolosa”); ovvero spazio aereo al di sopra dello spazio aereo nazionale, entro il quale il volo degli aeromobili è subordinato al rispetto di specifiche condizioni (“zona regolamentata”); ovvero spazio aereo al di sopra dello spazio aereo nazionale, entro il quale il volo degli aeromobili è vietato (“zona vietata”)
SAPR: Sistemi Aeromobili a Pilotaggio Remoto
Sedime aeroportuale: insieme delle aree finalizzate a soddisfare le finalità pubbliche del trasporto aereo, così come individuate nel Piano di Sviluppo Aeroportuale (PSA)
UAS: Unmanned Aerial System – veicolo aereo senza pilota
VLOS: Visual Line of Sight – volo a vista

Chi può fare la dichiarazione?

La dichiarazione può essere fatta solo se:

  • è stato effettuato il pagamento ad ENAC della tariffa prevista per la dichiarazione sul sito dell’Ente e secondo quanto riportato alla pagina https://www.enac.gov.it/sicurezza-aerea/droni/fatturazione-droni
  • è stato effettuato l’upgrade ad utente operatore SAPR
  • si è sottoscritto un abbonamento per SAPR ad uso Professionale
  • si è attivato un QR-Code professionale
  • nella sezione ‘Dettagli Account’ – sono inserite tutte le informazioni necessarie contenute nella pagina di account (inclusa la pec) e sono “flaggati” tutti i consensi richiesti.
  • Nella sezione ‘Gestione droni’ – si ha in status ‘pronto al volo’ almeno un drone con QR-Code per SAPR ad uso professionale ed il drone non è inoffensivo

Cosa è uno scenario Standard?

Uno scenario standard (STS) consiste in un insieme definito di specifiche condizioni e limitazioni che devono essere rispettate dall’operatore nella conduzione delle operazioni e il cui rispetto e la corretta implementazione sono dichiarate dall’operatore all’ENAC, senza la necessità di effettuare una specifica analisi di rischio.

Le condizioni e limitazioni riportate nello scenario standard comprendono il tipo di operazioni (ad esempio in VLOS), le caratteristiche del volume operativo e del buffer a terra e in volo in cui esse possono essere svolte, il tipo di UAS che può essere utilizzato (ad esempio multirotore) e le relative caratteristiche tecniche e operative nonché le competenze del pilota.

L’analisi di rischio relativa ad uno scenario standard è stata preventivamente effettuata dall’ENAC sulla base della metodologia SORA e pertanto non è richiesto che essa sia effettuata dell’operatore.

Cosa accade agli scenari STD dal 15 Ottobre del 2020?

A partire dal 15 ottobre 2020 gli scenari standard S01-S07 non potranno più essere usati per nuove dichiarazioni. Dalla stessa data, le nuove dichiarazioni saranno possibili solo per gli scenari IT-STS-01 e IT-STS-02 pubblicati con la linea guida ENAC.

Cosa devo fare se ho reso una dichiarazione precedentemente al 15 ottobre 2020 in accordo agli scenari S01-S07?

Gli operatori che hanno dichiarazioni rese precedentemente al 15 ottobre 2020 in accordo agli scenari S01-S07 potranno continuare ad operare in accordo ai rispettivi nuovi scenari standard IT-STS-01 e IT-STS-02. Gli scenari associati alle dichiarazioni verranno convertiti automaticamente attraverso il portale D-Flight, secondo la corrispondenza in tabella, avendo valutato la sostanziale similarità operativa di determinati gruppi di scenari standard esistenti con i nuovi. In particolare:

S01

          IT−STS−01          

S02
S03
S04


          IT−STS−02         



S05
S06
S07

L’evidenza di tale conversione automatica sarà disponibile agli operatori sul portale d-flight.

Cosa è una Analisi di Rischio Predefinita (PDRA – PRE-DEFINED RISK ASSESSMENT) ?

Un’analisi di rischio predefinita (Pre-Defined Risk Assessment – PDRA) rappresenta una consistente semplificazione nell’identificazione di uno scenario operativo definito in termini di tipo di operazioni, caratteristiche del volume operativo e del buffer a terra e in volo, di tipo di UAS che può essere utilizzato e delle relative caratteristiche tecniche e operative, unitamente alla lista dei requisiti che devono essere dimostrati e alle mitigazioni che devono essere definite ed adottate dall’operatore ai fini dell’ottenimento dell’autorizzazione da parte dell’ENAC.
Un PDRA consiste pertanto in una valutazione preliminare dello scenario operativo specificato effettuata dall’ENAC mediante l’applicazione della metodologia SORA con l’individuazione delle mitigazioni e dei requisiti necessari da dimostrare.
In questo caso l’operatore non ha la necessità di effettuare un’analisi di rischio (applicando ad esempio la metodologia SORA) per individuare i requisiti e le mitigazioni da implementare ai fini del controllo del rischio, ma deve solamente dimostrare all’ENAC che i requisiti e le limitazioni riportate nel PDRA siano stati verificati ed implementati, mediante la presentazione di un’opportuna documentazione.
In esito alla positiva verifica della documentazione presentata dall’operatore sulla base del PDRA, l’ENAC emette la relativa autorizzazione.

Se utilizzo un mezzo VTOL per uno scenario BVLOS PDRA, a quale categoria di mezzo devo far riferimento?

Per i mezzi a decollo e atterraggio verticale (VTOL) che prevedono la possibilità del volo in crociera in configurazione ad ala fissa, va considerata la tipologia di riferimento ala fissa se si utilizza effettivamente questa configurazione, ovvero la tipologia multirotore nel caso si operi tutto il volo in quest’ultima configurazione.

Cosa occorre fare sulla piattaforma d-flight per poter effettuare una operazione BVLOS PDRA? 

Dopo aver ottenuto l’autorizzazione da ENAC per operazioni in linea con i PDRA pubblicati, l’operatore deve:
⦁ Caricare l’autorizzazione ottenuta sulla piattaforma d-flight, nella sezione ‘Dettagli Account’
⦁ A partire da 4 giorni prima dell’operazione e fino ad un massimo di 24 ore prima dell’inizio della operazione stessa, accedere al Servizio Drone Operation Plan per compilare e salvare il piano dell’operazione UAS della specifica sessione di lavoro
⦁ Sottomettere il piano delle operazioni in modo tale da verificare l’assenza di sovrapposizione con altre operazioni BVLOS. Gli esiti della verifica dell’assenza o presenza di sovrapposizioni, saranno comunicati in tempo reale tramite posta elettronica, inviando una e-mail all’indirizzo utilizzato per la registrazione a d-flight. NB. In caso di sovrapposizione con altre operazioni BVLOS precedentemente sottomesse, sarà necessario modificare data/ora della propria operazione, salvarla e risottometterla. Ricordiamo agli utenti che anche per la modifica missione rimangono comunque da rispettare i vincoli temporali legati all’inserimento del piano di volo: a partire da 4 giorni prima dell’operazione e fino ad un massimo di 24 ore prima dell’inizio della operazione stessa.

Quali saranno i nuovi stati dell’operatore? 

I nuovi stati dell’operatore saranno:

  • ATTIVO

  • SOSPESO

  • REVOCATO

  • CANCELLATO

Quali saranno i nuovi stati della dichiarazione? 

I nuovi stati della dichiarazione operatore saranno:

  • ATTIVO

  • SOSPESO

  • REVOCATO

  • CANCELLATO

Cosa succede se sono già operatore del sistema D-Flight nel momento in cui ci sarà l’aggiornamenti dei nuovi stati? 

Se l’operatore è già presente nel sistema, il proprio stato verrà aggiornato automaticamente, assegnandogli uno dei 4 stati possibili.

L’operatore può cambiare il proprio stato? 

L’operatore può cambiare il proprio stato con le seguenti operazioni:

  • Cancellazione Operatore lo stato transita in CANCELLATO e in questo stato l’operatore non è più considerato tale nel sistema; tale operazione è consentita solo se l’Operatore si trova in stato ATTIVO. Non è consentita tale operazione se l’Operatore si trova in stato SOSPESO o REVOCATO.

  • Riattivazione Operatore un operatore nello stato CANCELLATO, può in qualsiasi momento chiedere di riaccreditarsi come Operatore. Se tale operazione si conclude con successo, egli transita automaticamente nello stato ATTIVO; tale operazione è consentita solo se l’Operatore si trova in stato CANCELLATO o se l’utente non ha mai effettuato una operazione di Accreditamento Operatore in precedenza. Non è consentita tale operazione se l’Operatore si trova in stato SOSPESO o REVOCATO.

Lo stato dell’operatore può cambiare anche per azioni eseguite dall’Authority.

Infatti l’Authority, dopo un’analisi interna, può eseguire le seguenti azioni su un operatore, che ne subisce il cambio del proprio stato.

Le azioni dell’Authority sono:

  • Sospensione Operatore lo stato dell’operatore transita in SOSPESO.

  • Revoca Operatore lo stato dell’operatore transita in REVOCATO.

  • Cancellazione Operatore lo stato dell’operatore transita in CANCELLATO.

Come cambia lo stato della dichiarazione? 

Lo stato della dichiarazione sarà sempre uguale allo stato del proprio operatore.
Quindi ogni volta che un operatore cambia stato, anche tutte le dichiarazioni ad esso associate cambieranno stato in modo coerente con l’operatore.

Ciò è vero sempre, tranne in un caso.

Infatti quando l’operatore in stato CANCELLATO, richiede un ri-accreditamento come operatore, egli transita nello stato ATTIVO, ma le sue dichiarazioni rimarranno nello stato CANCELLATO. Sarà necessario creare nuove dichiarazioni.

Se l’operatore si trova in uno stato diverso da ATTIVO, cosa può fare? 

Se l’operatore si trova in uno stato diverso da ATTIVO, non potrà eseguire nessuna azione operativa con i propri droni.

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